Medio Evo epoca di magia, di superstizione, di leggenda. Epoca i cui uomini erano convinti dell'esistenza di favolose creature e luoghi misteriosi.
Uno di questi era Magonia, una terra mitica, patria degli spiriti detti elementali, protettori e animatori, cioè, degli elementi della natura, regno di fate, elfi e folletti, protagonisti di innumerevoli vicende e saghe delle più diverse culture popolari. E Magonia era ritenuta la terra d'origine di altre creature meno note, che possedevano però caratteristiche peculiari e distinte: gli spiriti dell'aria, i silfi.
Nel 1670, l'abate francese Nicola Mountfaucon de Villary scrisse un libello esoterico dal titolo, "Il conte Gabalis, ovvero conversazioni sulle scienze segrete", nel quale sono riportate cronache risalenti al regno di Pipino (VIII secolo), di Carlo Magno e di Luigi il Buono, tutti re di Francia.
L'abate, per altro polemico con la chiesa del tempo, narra di come il famoso cabalista Zedechia volesse convincere la gente che gli elementi sono abitati da "tutti quei popoli dei quali vi ho descritto la natura", quelli elementali, appunto. Costui suggeri' ai silfi di mostrarsi a tutti nell' aere, ed essi lo fecero con gran magnificenza, addirittura servendosi di "navi aeree di mirabile struttura".
Ma pare che gli uomini del tempo non fossero maturi per accettare un simile spettacolo. Cosi' credettero tutti, dal popoo ai notabili, di essere caduti preda dei sortilegi di stregoni, a tal punto da indurre Carlo Magno e Luigi il Buono a comminare gravi pene contro quei "tiranni dell'aere". E sembra che di cio' si possa trovare testimonianza nei Capitolari di entrambi i sovrani.
I silfi, per convincere il popolo, presero allora a "rapire uomini in ogni parte", mostrando loro le incredibili meraviglie della loro patria, Magonia, per poi ricondurli a terra "in vari luoghi del mondo".
Ad esempio pare che un giorno, a Lione," si videro scendere dalle navi aeree tre uomini e una donna", i quali riferirono di essere stati rapiti da creature prodigiose, che mostrarono loro indicibili meraviglie. Certo e' che ben triste sorte li avrebbe attesi, se non vi fosse stata l' intercessione del vescovo di Lione, Agobardo, il quale proclamo' la loro innocenza, adducendo l'impossibilita' della loro esperienza. Introdusse cosi' la regola del "non puo' essere dunque non e'", in uso oggi presso la maggioranza dei governi mondiali nei confronti della questione UFO, e diede luogo a uno dei primi casi di cover up della storia, ma, se non altro, risparmio' agli sventurati il supplizio del rogo.
Le cronache, andando avanti nel tempo, continuano. Il poeta e storico svizzero, Renward Gysat, narra di come, nel novembre del 1572, un certo Hans Buchmann scomparve senza lasciar tracce, nonostante le ricerche effettuate da polizia e parenti. Soltanto diversi mesi dopo egli fece ritorno, con il volto tumefatto e coperto di ferite, tagli e abrasioni, e riferì di come, mentre era in cammino a notte inoltrata, fosse stato sollevato in aria da una forza sovrumana e trasportato a chilometri di distanza, addirittura a Milano.
L'11 giugno del 1616, il conciatore di pelli Cristoph Kotter, mentre era in cammino verso Gorlitz, in Slesia, ebbe un incontro con una creatura straordinaria, da lui poi definita "angelo". sta di fatto che, dopo quell'incontro, gli capitò spesso di ritrovarsi in localita' molto lontane dal punto di partenza, senza sapere come vi fosse giunto. Nel XVIII secolo, in Russia, un cosacco di nome Puschkin, sparì letteralmente sotto gli occhi di alcuni villici, mentre inveiva contro una misteriosa sfera di circa tre metri di diametro, comparsa in un campo, nelle vicinanze di un boschetto. Dopo due giorni della sfera non vi era più traccia, mentre il cosacco ricomparve, barcollante, debilitato fisicamente e senza l' ombra di un ricordo che riguardasse il tempo della sparizione.
L'era moderna degli ufo ricordiamo prende il via ufficialmente nel giugno del '47, con il celeberrimo avvistamento Arnold.
Tuttavia è sicuramente con il caso dei coniugi Barney e Betty Hill, risalente al '61, che il fenomeno assume una collocazione precisa nel corpus generale dell'ufologia. Gli Hill, lui nero e lei bianca, in seguito a un incontro ravvicinato con un ufo, si resero conto della mancanza di due ore nel ricordo di quella esperienza. Questo fatto, unitamente a tutta una serie di disturbi psicofisici che affliggevano i due, li convinse a rivolgersi a un esperto ipnotista, il professor Benjamin Simon, che li sottopose a diverse sedute di regressione , durante le quali emerse che piccoli esseri umanoidi li avevano tratti a bordo di un disco volante e praticato su di loro una serie di test.
A partire da queste caso assistiamo a un'escalation nel numero delle segnalazioni, e ormai la casistica conta centinaia di episodi ben documentati, non solo negli Usa, ma in Inghilterra, Brasile, Spagna, Canada, Russia , Francia, Italia. Le esperienze vissute dai rapiti presentano una serie di costanti ricorrenti nella maggioranza dei casi, che riguardano le modalità con cui si svolge il fatto, gli effetti fisici e psichici sui testimoni, la tipologia delle entità abducenti, le prove indirette, di tipo materiale e testimoniale.
Anche la fisionomia delle creature abducenti è spesso molto simile. Sono state segnalate tipologie estremamente differenziate (caso Zanfretta, caso Parker-Hyckson), ma fra tutte emerge la seguente: altezza un metro, un metro e venti, macrocefala, occhi grandi, obliqui e completamente neri, naso quasi inesistente, per bocca una piccola fessura, corporatura generale esile con braccia sottili e sproporzionate al resto del corpo, pelle cerulea (donde la denominazione di "greys", "grigi").
Se si esamina la mitologia anglosassone, non può che inquietare la straordinaria somiglianza dei piccoli esseri grigi con i puck, strani gnomi dal corpo esile, con grandi occhi e testa sproporzionata, creature nate, guarda caso, dall'unione di uomini e fate.
Il Giorno: 15 luglio 2000
Nel 1971 un uomo di origini friulane, entrato in coma per emorragia cerebrale, dopo il suo risveglio ha raccontato di aver incontrato, in altre dimensioni, personaggi particolari che, come egli sostiene, gli avrebbero fornito informazioni preziose per il futuro; uno di questi, in particolare, diventera' la sua guida. Da allora Renato Minozzi ha mostrato di possedere informazioni e conoscenze che prima del coma non aveva: ha cominciato a dipingere e disegnare, ha scoperto di conoscere la fisica, la matematica e la meccanica, applicando queste cognizioni in iniziative strabilianti, quali la costruzione di un orologio astrale, in grado di attuare una specie di oroscopo con otto milioni di combinazioni. La sua invenzione di macchine per viaggi virtuali fuori dal corpo ha attirato l'attenzione della Nasa e di riviste come Life e Time. Su suggerimento della sua guida ha fondato un gruppo la cui vita sociale è basata sui principi morali dettati da queste entita' extraterrestri. Attualmente Renato Minozzi si occupa dell'insegnamento della lingua che gli e' stata insegnata affinché gli umani siano pronti nel 2023 ad accogliere gli extraterrestri e a comunicare con loro.
ABDUCTIONS: le persone risulterebbero prelevate fisicamente dal luogo in cui si trovano, da creature di forma umanoide, con corporatura piuttosto minuta, glabri e aventi occhi neri, e sottoposte, poi, ad ogni genere di esami medici, talvolta, anche a torture psicofisiche. In questi "prescelti", verrebbero inseriti degli "impianti" sottocutanei. Tali persone verrebbero poi rilasciate, anche se talvolta, a parecchi chilometri dal luogo del prelievo. Spesso, sembra non ricordino cosa sia loro capitato, ma risulterebbero essere preda di forti stati d’ansia, di ricordi che poi risultano essere modificati dai loro rapitori e cosi' via. Capita talvolta che si accorgano di strane cicatrici sul loro corpo e non ricordino come se le siano procurate o si accorgano di strani bagliori provenienti dai loro occhi. Intimoriti di cio', i rapiti, si sottopongono a svariati accertamenti medici per poi, molte volte, scoprire di avere in corpo piccole quantita' di materiale non di origine terrestre. Un caso particolare, e' quello dell’asportazione da parte del dr. Leir, di un oggetto piatto ed approssimativamente triangolare, delle dimensioni di circa un centimetro per lato e dall’ "anima" metallica, dalla mascella di un presunto rapito. L’oggetto era ricoperto da terminazioni nervose non umane; e quest’ "anima, era coperta da una membrana impossibile da incidersi con il bisturi chirurgico. La cosa tra l’altro più incredibile e' che l’ impianto non provocava risposta infiammatoria e di rigetto come invece succede, generalmente, con l’ intrusione di un oggetto estraneo nel nostro corpo. Asportato, l’oggetto venne inviato al laboratorio nazionale di Los Alamos e poi al Laboratorio Tecnologico del New Mexico, dove si ipotizzò che fosse un frammento di meteorite (in questo caso i ricercatori non sapevano che tale "frammento" provenisse da un essere umano). L’impianto, venne in seguito ulteriormente analizzato al microscopio elettronico, dove si scoprì la sua fattura artificiale.
"Questi impianti, sono dunque delle specie di sensori atti a controllare ogni nostro movimento o cos’ altro ?" .
Chi si occupa di ufologia conosce il fenomeno definito "abduction" relativo a presunti rapimenti di esseri umani ad opera di entità aliene. I "rapiti" generalmente tacciono per paura del ridicolo ma qualcuno prima o poi trova il coraggio di venire allo scoperto e raccontare il proprio vissuto. In sintesi questa è l'esperienza di Valerio Lonzi al quale il sito è dedicato con lo scopo di monitorare, nel tempo, la vita e le attività di un rapito dagli alieni mettendo anche a disposizione degli interessati, videodocumenti,libri giornali ed attività culturali inerenti la tematica dei rapimenti alieni e dintorni.
Valerio Lonzi nasce a Genova il 29/2/68 dopo una gravidanza normale. Ed altrettanto normali sembrerebbero la sua infanzia ed adolescenza.
Anche se dimostra, fin da piccolo, un'eccezionale curiosità per l'ufologia e il paranormale.
La sua vita procede, apparentemente tranquilla fino all'estate del 1982.
Valerio, all'epoca, frequentava, a Genova, la Parrocchia " Virgo potens" e tra le varie attività gestite da Don Malagodi era compresa pure l'organizzazione di campi tipo quelli dei "boy scout". Quell'anno il campo fu allestito tra Reppia e Pian della Biscia nell'entroterra di Chiavari.
Le tende erano issate su di un terreno a fasce. Ogni piano ospitava un certo numero di tende e i maschi venivano tenuti opportunamente separati dalle femmine. Tuttavia i ragazzi organizzavano "innocenti evasioni ed incontri" a tarda notte: quando tutto il campo doveva essere già immerso nel sonno.
Valerio aveva "una cotta" e così la sesta sera di campeggio, verso mezzanotte, organizza un incontro dietro la sua tenda.
Il giovane Lonzi apparteneva al gruppo degli sparvieri che occupava la fascia più alta dell'accampamento, proprio sotto il sentiero che conduceva nel bosco.
Quella sera, prima dell'uscita clandestina, Valerio ed altri sedevano intorno al fuoco del bivacco e videro, vicino ad un fienile poco distante, una luce nell'erba.
Sembrava una torcia elettrica dimenticata accesa sul terreno. I ragazzi decisero di controllare meglio: strisciando si avvicinarono a "quella cosa luminosa" ma appena cercarono di illuminarla con una torcia elettrica, questa scomparve. Pensarono che potesse trattarsi di uno sciame di lucciole ma guardando meglio si accorsero che nel punto esatto in cui si trovava quella luce sferica era rimasta, sul terreno, un'impronta caldissima delle dimensioni di una palla da bowling.
Dentro l'impronta e nel solco circostante, l'erba appariva gialla come fosse appassita.
I "giovani esploratori" tornano perplessi al bivacco e non raccontano a nessuno l'accaduto, temendo il ridicolo.
Quando il fuoco si spenge rientrano in tenda, cantano il San Giorgio e tutto tace.
Valerio aveva appuntamento fuori dalla tenda, verso le 24,con altri quattro ragazzi ed altrettante ragazze. Ma un attacco d'asma lo costringe ad uscire, prima dell'ora convenuta, per prendere una boccata d'aria. Anche se l'intenzione era quella di rientrare subito per attendere l'ora dell'appuntamento.
Erano le 23,15.
Di spalle, sul sentiero che conduce nel bosco, Valerio vede uno dei quattro amici in un inconsueto e strano atteggiamento: la testa reclinata sulla spalla sinistra mentre con una mano reggeva la torcia elettrica accesa e con l'altra un'accetta.
Valerio, in pochi secondi, cerca di immaginare tutti i motivi possibili di quella strana situazione quando nel sentiero scorge perfettamente tre luci fluttuanti che si avvicinano.
Pensa che si tratti delle torce elettriche degli altri tre amici che arrivano in anticipo all'appuntamento. Ma quando le luci giungono pochi metri da lui, si rende conto che queste sono tre globi luminosi fluttuanti, ad un metro e venti di altezza, sul terreno.
Procedono in fila indiana e sembrano globi di vetro smerigliato con un nucleo centrale bianco luminosissimo con un alone giallognolo. Il contorno periferico delle sfere assumeva invece un color verde molto chiaro.
Come la luce del fienile, anche queste avevano le dimensioni di una palla da bowling.
Stranamente, pur essendo luminose, non illuminavano ciò che le attorniava: ne' il terreno ne' la vegetazione.
Senza esitazioni giungono in prossimità del ragazzo fermo sul sentiero.
Compiono due giri in senso orario intorno al suo bacino per poi dirigersi verso Valerio che cerca di illuminarle con la torcia. Ma come era già accaduto nel fienile, le luci fluttuanti si affievoliscono fino a scomparire.
Nello stesso momento il ragazzo "in trance" ha come un sussulto e si risveglia in uno stato confusionale.
Risponde confusamente anche alle domande di Valerio sul motivo della sua presenza in quel luogo, a quell'ora, con l'accetta in mano, ecc.
Dice di essere stato attratto da tre luci sul sentiero, ma qualcosa non quadra. Infatti tutto sembra essersi svolto in pochi secondi: il ragazzo del sentiero pensa che siano le le 22,45 mentre Valerio ritiene che siano appena passate le 23,15. In realtà l'orologio segna le 24,02.
I due ragazzi verificano che la storia delle luci era reale poiché entrambi le avevano viste.
Decidono di non parlarne con altri e rientrano in tenda. Il giorno dopo, il settimo di campeggio dedicato alle visite dei parenti, il segreto trapela e tutto il campo sa cosa è accaduto.
Qualcuno ha parlato o forse ci sono stati altri testimoni?
Trascorsi altri sette giorni senza particolari problemi, Valerio torna casa.
Mentre si spoglia per fare la doccia, la madre nota sulla sua schiena tre segni paralleli che intersecano la colonna vertebrale.
Appaiono come solchi abbastanza profondi e molto arrossati.
Valerio non sa come giustificare quei segni che prima del campeggio non aveva.
Un controllo medico successivo, stabilisce che si tratta di esiti cicatriziali di ferite chirurgiche suturate e perfettamente cicatrizzate.
Prima della visita medica, il padre di Valerio racconta al figlio che nella zona del campeggio ci sono stati avvistamenti UFO e la notizia era apparsa sul giornale.
Successivi accertamenti medici rivelarono che Valerio è affetto da una calcificazione precoce dell'apparato scheletrico, tanto da provocarne un arresto dell'accrescimento. Oggi Valerio è alto un metro e mezzo, ha i lineamenti del viso minuti e delicati. Non dimostra i suoi trentadue anni e sembra proprio un piccolo uomo venuto dallo spazio.
Quando Valerio Lonzi é davanti ad una parete e io gli chiedo, come ci sei entrato in quell’altra stanza e lui candidamente mi risponde, e mi ci sono ritrovato ( sempre in ipnosi regressiva). Come ci sei trovato, non c’era una porta ? non hai attraversato la porta ? ti ha portato qualcuno ? ti hanno accompagnato ? : no non lo so , mi ci sono trovato, continua: descrivimi la scena in cui tu ti trovi nell’altra stanza e allora ecco che la sua mente va su un particolare che é molto interessante, dice lui: due esseri piccoli alti un metro e venti con quattro dita mi prendono per mano uno a destra ed uno a sinistra e poi sono davanti ad una parete, questa parete diventa bianca, diventa bianca sempre più bianca, sempre più bianca: e poi dico io: e poi sono di là dice lui. E questa cosa da un punto di vista tecnico e scientifico ha ricordato a me come funzionano i cristalli liquidi dei nostri orologi, diventano trasparenti, o non trasparenti o opachi a seconda di come vengono orientate le molecole nello spazio. Se noi riuscissimo ad orientare gli "spin" molecolari di gran parte dei nostri materiali nello spazio in una sola direzione o forse come dicono le nuove teorie nello spazio termico probabilmente avremo questo fenomeno di dematerializzazione della parete solida del passaggio oggetti e la rimaterializzazione di questi oggetti solidi.
Come si può constatare leggendo i libri "del settore" e ascoltando le testimonianze raccolte dai mass-media, molte sono le persone che sostengono di avere avuto incontri ravvicinati con quelli che vengono chiamati U.F.O. o O.V.N.I.. Molte affermano, tra le altre cose di essere stati rapiti dalle creature che pilotano tali velivoli e di essere in seguito stati sottoposti ad esami di vario genere. Questa, seppur molto scarna, è la testimonianza di un mio collega; di cui per tutela della privacy, indicherò solo le iniziali. M.P., mesi fa, mi ha messo al corrente di un avvistamento avvenuto circa 15 anni fa: "Ero a Cinisello Balsamo, vicino a casa mia con un amico" -racconta- "stavamo giocando al pallone e all'improvviso, mi capitò di guardare verso l'alto e in quel momento vidi sopra il palazzo in cui abito un oggetto abbastanza grande, di forma discoidale. Era di colore grigio e restava fermo in cielo. Chiamai quindi mia madre per mostrarle lo strano velivolo, ma essendosi spostato, non riuscì a vederlo. Il "disco" sparì poi anche dalla mia visuale e non lo vidi più".
Un altro avvistamento fu quello avvenuto circa 30 anni fa a Milano. Egli racconta di un grosso disco luminoso apparso sopra i palazzi della città: "Era molto luminoso e la sua luce per quanto intensa fosse, non produceva ombre".
Carola e' una fotografa di 36 anni che risiede in un paesino della regione tedesca di Mecklenburg. Carola visse una impressionante esperienza alla fine del Marzo 1994:
"Erano circa le 11.00 di sera. I bambini erano già a letto ed io ero sola. Stavo andando verso la mia camera da letto quando iniziai a sentirmi a disagio, come se qualcuno mi stesse guardando. Mi guardai attorno e gettai un’occhiata anche fuori dalle finestre. Il cortile era scuro.
D’improvviso fui assalita dal panico, corsi in camera mia e mi rifugiai nel letto. Mi ero calmata un po’, quando d’ un tratto udii un suono basso, intenso. Ero spaventata, e volevo alzarmi per riuscire a sentire meglio il rumore, ma non potevo muovermi. Ero paralizzata. Vidi diverse piccole figure grigie ai piedi del letto. Sembravano parlare tra loro di qualcosa che riguardava me. Altri due esseri Grigi erano in piedi vicino al lettino di mio figlio. La paura che provai per il mio bambino di 15 mesi fu indescrivibile. Volevo chiamare mia figlia, ma non potevo. In quel momento compresi che sarebbe stato comunque inutile, perché altri Grigi erano da mia figlia, nella sua stanza. Ne ebbi la sensazione precisa. Lei si lamento' ad alta voce nel sonno.
Poi, d’ improvviso, non riuscii piu' a vedere o sentire. E il peggio fu quando compresi che la mia mente era incapace di formulare parole o frasi. Fu come se d’ improvviso mi avessero privato di tutte le mie facoltà. Tutto quello che sapevo era che anche questo fenomeno era connesso con quelle orrende figure. Noi siamo completamente nelle loro mani adesso, e forse per sempre. Io davvero non so cosa accadde in seguito alla mia famiglia e a me".
spazio tempo (e buchi neri) link : http://www.cifas.net/ricerche/spaziotempo.htm
Una donna della Germania del Nord, Ina, descrive una abduction avvenuta nel 1991. Quello che qui è davvero insolito è la mescolanza tra elementi come Viaggi Astrali, esperienze di Pre-morte e Abductions, tutti presenti nella testimonianza di Ida:
"Stavo sdraiata nel mio letto, erano circa le 11.00 di sera. Mio marito dormiva di già, ed io guardai verso la finestra. Noi non abbiamo tendine alle finestre, perciò potevo vedere il cielo notturno molto bene. D’improvviso, la mia realtà cambiò, in qualche modo venne modificata. Vidi un raggio di luce formarsi nella mia camera ed io fluttuai verso di esso, poi mi ritrovai al di fuori della casa. Stranamente, dentro questo splendido raggio di luce brillante attraversai la finestra chiusa, come se non esistesse. Mi sentivo perfettamente bene e in qualche maniera percepii la presenza di un essere di luce alla mia destra. Lo vidi con la coda dell’ occhio.
Non riuscii a distinguerne il volto, ma sono certa che era una presenza femminile. Ero davvero emozionata e felice. Strano a dirsi, il quel momento il mio pensiero corse agli UFO, anche se tutto quello che avevo visto era il raggio e l’ essere di luce. Questa creatura luminosa emanava un incredibile calore umano e gentilezza e io mi sentii protetta coma mai prima nella mia vita, e dissi, o meglio pensai: ‘Tu esisti davvero!’ L’essere rispose alla mia domanda: ‘Certo, cosa credevi?’ Il suo tono era naturale e amorevole, come una madre che risponde a una domanda sciocca della figlia. Ero contenta e mi sentivo bene. Ricordo ancora che salimmo entrambe vero l’alto, dentro il raggio di luce. Giungemmo di fronte ad una grande luce ovale che aveva qualcosa di simile ad un’ apertura. Ero molto vicina a questa specie di apertura, quando d’improvviso mi ritrovai nel mio letto. Fu strano, perché tutto sembrava tranquillo e identico a prima. Mio marito era addormentato ed io ero ancora seduta nel letto, con lo sguardo fisso verso la finestra. Era come se nulla fosse accaduto, ma sono certa che sia avvenuto. Avvertii e provai tutto. Ero molto emozionata, e poi caddi addormentata".
Nel dicembre del ’90 un’insolita missiva giungeva alla sede del Coordinamento Nazionale di Gianfranco Neri [vedi fotografia]; in calce essa recava l’intestazione di un istituto ecclesiastico di Roma, il Centro Missionario Italiano dei Frati Minori Conventuali: l’autore era un frate di origine sarda, di nome Giuseppe Madau, all’epoca sessantenne, e da oltre quindici anni in missione nello Zambia. Precisando di avere trovato il recapito del CUN sul libro di R. Pinotti, UFO, Visitatori da Altrove, acquistato in occasione del proprio provvisorio rientro in Italia, per le festività natalizie, il religioso narrava di essere stato protagonista parecchi anni prima, nel settembre del’48, all’età di diciott’anni, di un clamoroso contatto ravvicinato con un UFO, avvenuto in pieno giorno nei pressi del proprio convento di Oristano, in Sardegna, nel corso del quale per evidente azione del misterioso oggetto, egli era stato sollevato in aria per alcuni istanti, insieme ad un cane che si trovava nelle vicinanze.
A questa esperienza ufologica, continuava il Madau nel proprio scritto, ne seguì decenni piu' tardi, nel 1974, una seconda, di minore entità si fa per dire: l’avvistamento sui cieli dello Zambia, di un enorme piattaforma cilindrica metallica, che affiancò per qualche istante l’aereo a bordo del quale egli si trovava, poco prima che avesse inizio la manovra di atterraggio. Vi era la giustificata sensazione che si fosse in presenza di un caso di notevole spessore, soprattutto per ciò che riguardava l’episodio dell’incontro ravvicinato del ’48, trattandosi di un evento inedito risalente agli albori dell’era ufologica, caratterizzato da una così rilevante interazione fra il testimone ed un oggetto non identificato: oltretutto apparentemente il primo in assoluto del genere, in Italia, e non solo, nel quale un religioso fosse stato di prima persona coinvolto.
per continuare: http://www.cifas.net/ricerche/degliesposti.html
Teoria dell'S.S.H (Super Spin Hypotesis). Gli UFO possono avere una spiegazione scientifica. Oltre la Fisica di Star Trek. "Se si riuscisse a controllare lo scambio energetico e la rotazione si potrebbe superare qualsiasi spazio e qualsiasi tempo" .Studio del ingegner Alfredo Magenta Presidente della X Commissione UIT-ONU sulle radiofrequenze e del ricercatore chimico dell'Università di Pisa Corrado Malanga.
stralcio a caso : Il salto tra i due Universi paralleli è stato fatto a tempo fermo, come si può verificare dalla figura 3 e quindi l’effetto relativistico ottenuto è quello di scomparire da una parte e ricomparire da un’altra, nello stesso Universo a tempo zero cioè con velocità infinita.
per continuare: http://www.cifas.net/ssh2/ssh2.html
Sul MUFON UFO Journal, serissima rivista di investigazioni UFO
americana, del dicembre 1994 compare un articolo alquanto insolito.
Firmato dalla ricercatrice Karla Turner, autrice di 'Into the
Fringe', 'Taken' e 'Masquerade of Angels', il pezzo tratta il
controverso tema dei rapimenti UFO. E' vero, come sostenne a partire
dal 1987 l'americano Budd Hopkins, che una razza aliena sta
sequestrando e manipolando esseri umani nel tentativo di creare un
ibrido da inserire nel nostro pianeta? Grandi affermazioni come
questa necessitano di prove altrettanto grandi e convincenti. E in
attesa che queste arrivino (lo psichiatra americano John Mack ha
recentemente raccolto in due libri i resoconti delle sue sedute
ipnotiche e psicoanalitiche su pretese sequestrate dagli ET) occorre
documentarsi sull'argomento prendendo pero' ogni informazione 'con
le pinze'. Pare oltremodo improbabile che, come scrissero i giornali
nel 1993, che ben tre milioni e mezzo di americani siano stati
rapiti dagli UFO. Se una razza aliena avesse, paradossalmente,
bisogno di studiare la nostra anatomia o fare esperimenti su di noi,
non necessiterebbe di cosi' tante cavie. Cento 'sparizioni'
sarebbero piu' che sufficienti (e non darebbero nell'occhio). Tre
milioni e mezzo di rapiti, al contrario, danno piu' l'idea di una
nuova isteria di massa, alimentata dai mass media e dall'enorme
interesse che l'argomento UFO, a differenza di quanto accade in
Italia, suscita negli States. Sono state documentate analoghe
esplosioni di fenomeni isterici all'uscita dei telefilm 'Visitors'
(diverse persone in America e Italia giurarono di aver visto rettili
verdi togliersi una finta pelle umana dal volto) o in parallelo con
l'aumento del contagio Aids (molte donne sostenevano di essere state
punte da una siringa sul tram). Le considerazioni della Turner qui
esposte, lungi dal dimostrare - o dallo smentire - l'eventuale
realta' dei rapimenti UFO, meritano di essere lette in quanto
riassumono sinteticamente alcuni degli aspetti maggiormente salienti
e controversi del fenomeno stesso. Aspetti che, per quanto
favolistici possano apparire, vengono comunque riferiti. E pertanto
debbono essere studiati dagli ufologi.
Che questo piaccia o meno.
"Il valido lavoro di Budd Hopkins dimostra come ricorrano dei
protocolli genetici sui rapiti dagli UFO, sia a bordo del disco che
all'interno di basi segrete gestite dai non-umani. Dato che i
resoconti riuniti dagli emuli di Hopkins hanno confermato questo
dato, cioe' che lo scopo essenziale degli ET e' incrociare o
ibridare dei soggetti per ottenere un nuovo tipo di umano o di
alieno, esso e' diventato un a priori, un assioma dell'ufologia. Ma
si tratta di un dato reale o supposto? L'insieme degli indizi su cui
si basa questa ipotesi e' triplice:
1) i resoconti dei rapimenti UFO riferiscono di prelievi di tessuto
biologico dalle zone genitali delle vittime;
2) i rapiti raccontano che gli ET hanno impiantato loro dei feti che
in seguito sono stati prelevati;
3) i rapiti descrivono incubatrici di feti e la presentazione, alla
donna vittima di una serie di rapimenti, di un neonato o di un
bambino dall'aspetto ibrido, ottenuto dalla femmina rapita.
Tutti questi racconti sono stati forniti in stato di veglia o con
regressione ipnotica. A tutt'oggi, tuttavia, non esistono bambini
ibridi custoditi da genitori terrestri, e quindi tutti questi
'fatti' si basano solo su racconti. L'esattezza di questi rapporti
e' dubbia, vista la natura dello scenario del rapimento UFO. In ogni
'incontro' la percezione sensoriale globale del rapito viene spesso
controllata e spesso alterata, manipolata facilmente per fornirgli
un avvenimento "costruito" da ricordare, da un punto di vista
sensoriale, emotivo ed intellettuale.
Questo significa che cio' che i rapiti pensano e ricordano non
necessariamente riflette con esattezza quanto e' avvenuto.
Certi ricercatori prendono assolutamente alla lettera i racconti di
rapimento UFO ma, anche ammettendo la veridicita' di essi, resta il
problema dell'esistenza di un programma di ibridazione orchestrato
dagli alieni.
Esistono delle spiegazioni plausibili, suscettibili di render conto
degli indizi riferiti, che servono a scartare la teoria
dell'ibridazione.
Il materiale genetico prelevato dai rapiti potrebbe essere
utilizzato per altri fini che non il miglioramento di una eventuale
razza aliena.
Si rammenti che alcuni rapiti hanno detto di aver visto dei cloni di
aspetto assolutamente umano, generalmente nudi ed inerti, o comunque
immobili. Il materiale genetico prelevato potrebbe essere utilizzato
per la costruzione di questi cloni.
Un'altra possibilita' sarebbe, secondo quanto e' stato detto o
mostrato a certi rapiti, che i piccoli schiavi 'Grigi' (cosi'
vengono chiamati gli alieni bassi e macrocefali responsabili dei
rapimenti UFO, n.d.A.) siano dei robot umanoidi prodotti in serie e
non dei singoli individui con un'anima, il che li escluderebbe dalla
categoria degli 'esseri viventi'. I Grigi, secondo molti testimoni,
hanno un'anatomia decisamente fetale; potrebbero essere allora dei
corpi grossolanamente alterati di bambini umani, privati di cio' che
chiamiamo 'anima' e programmati mentalmente come obbedienti
computers.
Allo stesso modo, i feti osservati durante i rapimenti potrebbero
essere stati destinati ad altri scopi che non l'ibridazione. Non
bisogna dimenticare che non esiste alcuna prova che i feti in
questione siano il frutto di un incrocio fra umani e alieni; si
tratta solamente di un'ipotesi fondata sull'aspetto e i racconti
degli ET.
Fra parentesi, i racconti di inserimenti temporanei di feti nei
corpi dei rapiti sono particolarmente bizzarri dal punto di vista
medico. Abbiamo racconti di uomini che sostengono di aver subito
l'inserimento di un feto, nel retto o nell'addome.
In entrambi i casi i feti sono stati recuperati, come e' avvenuto
anche con i rapiti donna. Lo stesso sarebbe avvenuto con bambini in
fase prepuberale.
Ci sono poi ulteriori indicazioni di feti che, quale che ne sia la
reale origine, non sono trattati con i dovuti riguardi. Rapiti han
detto di aver visto distruggere deliberatamente i feti in una sorta
di 'ospedale fetale'. A un rapito venne detto che il feto non era
propriamente vivo e che il tessuto sarebbe stato riutilizzato, a un
altro venne spiegato che i feti erano utilizzati per confezionare
dei Grigi 'lavoranti' in vista di un tempo (futuro) della
distruzione della Terra. Essi avrebbero bisogno di lavoranti privi
di emozioni.
Ci sono diverse interpretazioni per la 'presentazione dei neonati'
(con questo termine si indica il momento in cui gli ET mostrerebbero
alla rapita inseminata artificialmente l'ibrido sviluppatosi nel suo
ventre, prontamente estratto dagli ET e mostrato alla 'madre' a mo'
di spiegazione del rapimento; n.d.A.). Potremmo avere un rapimento
reale ma il neonato potrebbe non essere un ibrido ma un bebe' umano.
Molte donne non hanno provato affetto per il bebe'. Una di esse
assicuro' di non credere che questa presentazione servisse a creare
un legame affettivo, quanto piuttosto a torturare emotivamente la
vittima del rapimento.
Lo scenario della presentazione del neonato, d'altra parte, potrebbe
non essere reale, ma virtuale. Il bebe' potrebbe essere ben altro
rispetto a cio' che sembra, anche una sorta di proiezione
olografica. Il che potrebbe essere per ingannarci sulla vera natura
di questo programma di ingegneria genetica, pena il fallimento
dell'esperimento.
Per render le cose ancora piu' confuse, gli ET hanno dato quattro
spiegazioni contraddittorie dei loro bisogni genetici:
- la necessita' di migliorare la loro razza decadente;
- la modifica della specie umana, affinche' sopravviva
all'apocalisse futura;
- la costruzione di 'corpi nuovi' per la Resurrezione ed il ritorno
di Cristo, avvenimento che, secondo alcuni rapiti, starebbero
preparando per obbedire ai disegni divini;
- la fabbricazione di cloni per rimpiazzare alcuni individui. Viste
le differenti spiegazioni possibili, vista la massa di indicazioni
che sembra sconfessarle, viste le contraddizioni che esistono fra le
diverse versioni proposte dagli ET occorre accogliere con grande
scetticismo cio' che essi dicono?
Le testimonianze dimostrano, nel loro insieme, che gli ET traggon da
noi dei 'succhi' di differente natura, sia da un punto di vista
emotivo che energetico o fisico. Ci sono poi racconti, provenienti
da testimoni digiuni di letteratura ufologica, circa cadaveri umani
preparati come bestie da macello.
Se noi siamo veramente un giacimento polivalente di risorse
sfruttate dagli ET, non potrebbe essere che essi manipolino
geneticamente per modificare il proprio bestiame (cioe' noi) per
renderlo piu' soddisfacente?
Niente esclude una simile possibilita'. Dobbiamo dunque fornire
qualche dato in grado di spiegare perche' questi cambiamenti siano
necessari in questo momento della nostra storia.
Se per esempio gli ET sapessero di catastrofi geofisiche, di
un'apocalisse distruttrice delle loro scorte, potrebbero sforzarsi
disperatamente di creare delle riserve, magari una nuova varieta' di
esseri umani maggiormente adatti a sopravvivere in cio' che diverra'
il nostro pianeta. E' noto che gli ET si divertano a predire
catastrofi geofisiche, insistendo sul carattere altruista della loro
intrusione genetico-genitale.
Che succederebbe, poi, se gli ET si accorgessero che il loro
bestiame umano sta cambiando in un modo che loro non apprezzano?
Essi potrebbero lavorare per arrestare questo processo di
trasformazione?"
lettera di San Paolo agli Ebrei
Chi sono gli esseri che sono in Paradiso? (ossia, che esistono nell’universo?)
Dio, gli Angeli ed i Prototocoi, i primogeniti che sono stati arruolati nei cieli.
In altri termini, afferma il Padre, si parla di coloro che vengono da altri mondi, non dal nostro: taluni di questi esseri sono certamente buoni, altri certamente cattivi. Ed allacciandosi indirettamente alla sua esperienza egli cita il resoconto di uno dei tanti incontri ravvicinati narrati dalla Bibbia, oltre quelli di Enoch, Elia ed Ezechiele: l’avventura di Abramo, che distese le opere sacrificali sul suo altare, rivolto a Dio, vede in quel mentre un ‘forno’ transitare sulla sua testa, e fermarsi; e in quell’istante Abramo cade al suolo privo di sensi.
Padre Giuseppe Madau.
Repubblica Salute: 22 giugno 2000
Il Giornale: 16 luglio 2000
Le proprieta' terapeutiche della piramide sono note fin dagli anni Trenta, quando all'interno della camera del re della piramide di Cheope vennero trovati insetti ed altri animali ancora intatti. Da li' partirono una serie di esperimenti scientifici che dimostrarono che al di sotto di una struttura piramidale le piante rinvigoriscono, il latte non inacidisce, le lamette si affilano, l'acqua acquista poteri eccezionali trasformandosi in collirio, regolatore per funzioni intestinali o protezione solare.... Ormai gli effetti della Piramid-Therapy sono noti e utilizzati in tutti i campi, da medici, veterinari, omeopati, politici, esponenti del mondo dello spettacolo, psichiatri e psicologi, ma la causa di tali effetti e' ancora sconosciuta. Si ipotizza che questa particolare forma geometrica sia in grado di convogliare l'energia proveniente dai campi di forza del pianeta. Sdraiarsi al suo interno produce uno stato di benessere che facilita la meditazione e la consapevolezza, eliminando i disturbi dello stress. Anche la Chiesa non sembra disdegnare questa antica scienza: un convento di suore paoline a Vigolo Vattaro, in Trentino Alto Adige, fin dagli anni '70 e' uno dei luoghi in Italia dove viene somministrata la Piramid-Therapy.
La Stampa: 17 giugno 2000
La Nasa ha annuciato la nascita di due nuovi tipi di propulsione; il primo a ioni servira' a spostarsi da un capo all'altro del sistema solare e il secondo, al plasma, sara' destinato alle missioni su Marte, riducendo quasi di un terzo i tempi del viaggio. Il motore a ioni verra' sperimentato a luglio sul "Deep Space" in una missione verso la cometa Borrelly e se avrà successo, partirà successivamente alla volta di Saturno, Nettuno, Titano ed Europa. Il suo funzionamento sfutta l'energia prodotta da un'espulsione violenta di ioni di xenon, un fluido caricato positivamente che produce una spinta dieci volte maggiore di quella dei razzi tradizionali. Il motore al plasma e' invece alimentato dall'energia prodotta dal "quarto stato della materia", quello proprio delle stelle e dei lampi, ottenuto quando gli atomi di un gas surriscaldato a migliaia o milioni di gradi perdono gli elettroni e si trasformano in una "zuppa" di particelle ionizzate, il plasma. Per la sua sperimentazione bisognerà attendere il 2004, ma se avra' successo il propulsore al plasma servira' per inviare una navicella su Marte con equipaggio umano che potra' godere di un campo di microgravita' per rendere piu' agevole il viaggio, che durerebbe solo tre mesi contro gli otto che sarebbero necessari con la tecnologia attuale. Inoltre l'astronave sara' in grado di portare un carico di oltre 100 tonnellate.
Il Giorno: 31 maggio 2000
Tre ricercatori dell'Istituto di ricerca sulle onde elettromagnetiche del Cnr di Firenze hanno dimostrato e sperimentato, dopo dieci anni di studi, che il limite fisico della velocità della luce e' superabile, raggiungendo velocità dalle due alle quattro volte superiori ai 300 mila chilometri al secondo. Il primo ad aver ribaltato il caposaldo della teoria della relatività di Einstein che sosteneva che la velocità della luce fosse indipendente dal sistema di riferimento e invalicabile nemmeno per una frazione di secondo, e' stato il ricercatore americano Lijun Wang di Princeton che ha addirittura ottenuto un valore 300 volte superiore a quello dei 300 mila chilometri al secondo.
La Stampa: 29 aprile 2000
Una terapia genica ha permesso di liberare i bambini costretti a vivere in un ambiente sterile da un deficit che li rendeva completamente privi del sistema immunitario. Dopo aver individuato il gene malato, la cui corretta funzione avrebbe dovuto garantire la formazione dei linfociti T, é stato creato un retrovirus in grado di trasportare il gene mancante nel patrimonio genetico delle cellule madri. Sono state poi introdotte nel sangue dei bambini malati le cellule modificate, che hanno ricominciato a produrre linfociti T, ripristinando il sistema immunitario.
La Stampa : 21 e 22 aprile 2000
Il Giorno: 21 e 22 aprile 2000
Chi avrebbe mai pensato di trovare un dinosauro nel proprio albero genealogico? Eppure dalla Tac effettuata dai radiologi dell'Universita' del Nord Carolina sul fossile di un dinosauro scoperto in Sud Dakota e' emerso che questi giganti non sono i progenitori dei rettili, ma che nelle loro vene scorreva sangue caldo, come in tutti i mammiferi. "Willo", questo il nome datogli dai paleontologi, era un'esemplare di circa 4 metri, dal peso di circa 300 chili, vissuto intorno ai 66 milioni di anni fa. Il blocco di roccia molto ben conservato ritrovato sotto le sue costole ha fatto insospettire Michael Hammer, esperto di dinosauri, che ha pensato che il tessuto all'interno del torace avrebbe potuto per qualche inspiegabile motivo fossilizzarsi anziche' distruggersi. Cosi' e' stato: i risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Science" e svelano che il suo cuore aveva 4 cavità, anziche' le tre dei rettili, sistole, diastole e una sola aorta. E' bastato un semplice esame per smentire secoli di false credenze e scoprire che i dinosauri erano molto più simili agli esseri umani che ai rettili, costringendo i paleontologi a rivedere tutte le teorie sulla loro fisiologia ma soprattutto la ripartizione tra i discendenti di sangue caldo e freddo...
Corriere della Sera : 13 giugno 2000
La Chiesa sta lentamente cambiando posizione rispetto ad idee che qualche secolo fa avrebbe considerato eretiche. Al convegno internazionale sui "dischi galattici", organizzato dalla Specola Vaticana all’ Università Gregoriana, il gesuita argentino Jose' Funes, laureato in teologia e astrofisica, ha dichiarato che in una tipica galassia, essendoci almeno cento miliardi di stelle, potrebbero esserci moltitudini di pianeti gemelli alla Terra, con esseri viventi simili a noi, da considerare come nostri fratelli. Secondo il gesuita le civiltà veramente evolute si troverebbero al di fuori del nostro sistema solare, mentre nei pianeti a noi vicini si troverebbero al massimo forme di vita primitive, come batteri e virus.
Il Giorno: 6 giugno 2000
Angelo Palego, il ricercatore dell'Arca perduta di Trecate, fra poco partirà per la sua sedicesima spedizione sul monte Ararat. Considerato da alcuni un apostolo, da altri un visionario, all'età di 64 anni non si é ancora fatto scoraggiare. Secondo la sua teoria l' Arca ha le stesse dimensioni descritte nella Bibbia ed ora si é spezzata longitudinalmente in due tronconi, il più piccolo, della lunghezza di 56 metri, a sua volta spezzato in altre due parti, si trova nella gola di Ahora a 3600 metri, su una montagna vulcanica difficilmente praticabile per la continua caduta di sassi; il troncone più grande, lungo cento metri é incastrato nel ghiacciaio di Parod, a 4300 metri di altezza; é qui che é diretto quest'anno Palego, che cercherà di approfittare delle favorevoli condizioni di disgelo per entrarvi dentro. Sta seguendo le indicazioni lasciate nel 1916 da Nicola II. Lo zar, informato da un pilota dell'aviazione russa che sorvolando l'Ararat aveva visto incastrato tra le nevi un oggetto scuro a forma di parallelepipedo, inviò una spedizione di 150 soldati. Alcuni riuscirono ad entrare nell'Arca e stesero una relazione che consegnarono allo zar. Con gli anni si sono perse le tracce della relazione; Pelego ha contattato Gorbaciov, Eltsin e l'ambasciata italiana in Russia, ma non ha ottenuto risposte, ha però rintracciato uno dei soldati appartenuti alla spedizione, che ha confermato tutto. Nel 1959 l'arca allo scoperto é stata avvistata anche da un aviatore americano.
Il Giornale : 9 aprile 2000
Un'antropologo americano ricostruisce in un libro l'incredibile vicenda di 6 Inuit che nel 1897 vennero venduti da un'esploratore senza scrupoli al Museo di Storia Naturale di New York. Esposti in gabbia e obbligati a indossare le loro pellicce tradizionali, morirono in breve tempo cadendo sotto gli occhi dei visitatori, stremati dal caldo e contaminati dai batteri portati da questi ultimi, attirati a migliaia dalle cronache enfatizzanti dell'epoca. Questi "strani esseri" venuti dal Polo Nord fecero arricchire il museo e l' esploratore. L' unico a salvarsi fu il bimbo di cinque anni, adottato dal custode del museo, William Wallace. Mori' comunque a soli 27 anni incapace di adattarsi al nuovo ambiente. Il libro "Ridammi il corpo di mio padre" é stato scritto e pubblicato negli Usa da da Kenn Harper, storico della civiltà artica.
Il Giorno: 7 marzo 2000
Accusa di Greenpeace all'Unichips di Milano, uno dei colossi degli snack. Un gruppo di attivisti ha dimostrato davanti alla sua sede di Milano dopo che indagini commissionate dall'associazione ambientalista hanno rilevato la presenza di mais transgenico Bt 176 negli snack "Rodeo" venduti in Italia, il cui uso é giá stato sospeso in via precauzionale in Germania, Francia, Lussemburgo e Portogallo, perché, secondo Greenpeace "la sua resistenza agli antibiotici potrebbe trasferirsi all'uomo".
Il Giorno : 16 maggio 2000
Scienziati provenienti da tutto il mondo cercheranno di resuscitare dei batteri sepolti sotto 4 chilometri di ghiaccio in Antartide. La possibilità di riportare in vita organismi così vecchi apre esaltanti prospettive anche nella ricerca spaziale. Una delle lune di Giove presenta oceani ghiacciati che potrebbero ospitare forme di vita ibernate da milioni di anni. Il progetto é stato promosso da un neonato consorzio internazionale che comprende tra gli altri la Nasa, l"'European scienze foundation" e scienziati italiani dell'Asi e del "Programma nazionale di ricerca in Antartide. La difficoltà principale non sarà tanto la trivellazione dei 4000 metri di ghiaccio, ma il garantire la sicurezza che risvegliando degli organismi ibernati da almeno mezzo milione di anni non vengano riportati in vita anche dei virus nocivi che possano contaminare l'ambiente esterno, provocando reazioni impossibili da prevedere.
Ci sono già dei precedenti. Nel 1995 il prof. John Castello della New York State University riportò in vita un virus vecchio di 140.000 anni sepolto sotto i ghiacci della Groenlandia, chiamato Tomv ed in grado di infettare un gran numero di piante, ma non gli animali. Le prospettive evocano scene da film di fantascienza; c'e' da augurarsi che le norme di sicurezza siano altrettanto all'avanguardia.
Il Secolo XIX : 25 marzo 2000
Si torna a parlare di UFO in Riviera. Dopo il record conquistato dalla Liguria in materia di avvistamenti, oltre 800 quelli "ufficiali" dal dopoguerra ad oggi, c'è chi è tornato a vedere nel cielo notturno gli "oggetti volanti non identificati".
Tra Sanremo e Imperia, a piu' riprese, sarebbero state avvistate "due luci bianche zigzagare silenziosamente sull'orizzonte per tre minuti". Testimoni raccontano di aver visto in piena notte un disco luminoso che emanava abbaglianti raggi di luce. Un avvistamento identico venne segnalato da un ex pilota militare, vicino a Vasia, nell'entroterra di Imperia.vvv